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  • Books Buddies

RECENSIONE LA LEGGE DI LIDIA POET

a cura di Fabio

«Se Dio ti voleva avvocato, non ti faceva donna.»

Voto: 4.5


Buongiorno Books Buddies, oggi vi portiamo nella nostra bella Torino con la recensione della serie Netflix "La legge di Lidia Poët".


Lidia Poët, primo avvocato donna d'Italia non ha avuto certo vita facile. In un mondo di fine ottocento, ricco di pregiudizi e maschilismo, Lidia ha sfidato tutte le regole sociali. rivoluzionando il mondo del lavoro.


La serie segue, romanzando molto, le vicissitudini di Lidia e la sua forza nel destreggiarsi fra doveri e desideri. Ogni puntata è incentrata su un mistero (spesso un omicidio) da risolvere. Lidia, radiata dall'albo in quanto donna, deve fare affidamento sul fratello per continuare a fare l'avvocato e riuscirà a trovare ogni stratagemma possibile per aggirare la legge.


Protagonista indiscussa della serie è Matilda De Angelis, già nota per produzioni internazionali come the Undoing e Leonardo. Ancora una volta si è dimostrata un'attrice straordinariamente promettente.


Come non citare poi l'altra grande protagonista? Sì, proprio lei, la nostra città, Torino, che risplende nella sua elegante veste ottocentesca. Scenografie, fotografia, recitazione, costumi e ricostruzioni storiche sono, infatti, di alto livello e per una volta ci rendono fieri di una produzione italiana.


La serie non è perfetta, non è aderente alla realtà, come fatto notare dagli stessi eredi della Poët, ma siamo onesti, non è un documentario o una biografia. Si tratta di una fiction ispirata a un personaggio storico, che è riuscita a farlo conoscere sia in Italia che all'estero, mettendo in risalto il nostro Paese e il nostro passato, affrontando allo stesso tempo temi importanti e ancora scottanti.


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