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Books Buddies

RECENSIONE SHADOWHUNTERS

a cura di Silvia e Fabio

«Everything you've heard about monsters, the nightmares, the legends whispered around campfires... All the stories are true. They are all real.»


Ciao Books Buddies, eccoci tornati con la nostra prima recensione su una serie Tv.

Oggi parliamo di Shadowhuters, la serie composta da tre stagioni e uno speciale, è tratta dall'omonima saga letteraria Shadowhunters – The Mortal Instruments, scritta da Cassandra Clare. È stata trasmessa in collaborazione da Freeform e Netflix dal 2016. La serie arriva dopo un tentativo, quasi fallimentare, di un film ispirato al primo libro della saga. L’ultima stagione si è conclusa nel 2019.


La trama rispecchia abbastanza i libri, anche se in alcuni episodi ci sono stati stravolgimenti che si sono allontanati dal filone narrativo originale. Non sempre abbiamo apprezzato questi momenti, che spesso hanno completamente stravolto la storia e i personaggi.


La vicenda vede protagonista Clary Fray, una giovane ragazza che vive con sua madre a New York, dove frequenta la Brookyn Accademy of Art. Passa gran parte delle sue giornate con il migliore amico Simon Lewis. Per festeggiare il suo diciottesimo compleanno, i due amici decidono di recarsi in uno dei locali più famosi della zona, il Pandemonium. È proprio qui che la vita di Clary viene completamente sconvolta. La ragazza assiste, infatti, a un omicidio, senza, però, che nessun altro si accorga di quello che è accaduto. Tornata a casa viene attaccata da un demone. Un ragazzo incontrato al locale, Jace Wayland, la salva e la porta all’Istituto. Qui Clary scopre che tutto quello che si pensa essere leggenda esiste veramente, infatti demoni, maghi, licantropi e vampiri, anche detti i Nascosti, sono reali. A difendere i Mondani (gli umani senza “la vista”) ci sono gli Shadowhunters, metà umani e metà angeli. Dopo aver scoperto di essere anche lei una Shadowhunter, Clary si unisce a Jace e i fratelli Lightwood, Alec e Isabelle, per cercare di sconfiggere Valentine Morgenstern, l’uomo più ricercato tra gli Shadowhunters, che sta cercando di mettere in piedi un piano per distruggere il mondo dei Nascosti.

La prima stagione, pilot di tutto il progetto, racconta le vicende del primo libro, Città di Ossa. A livello di effetti speciali presenta i problemi più grandi - indimenticabili le spade illuminate che sembrano fatte di plastica -. A dispetto di queste mancanze tecniche e di alcune libertà di sceneggiatura, la prima stagione può essere considerata un buon trampolino di lancio.


Passando alla seconda stagione, a livello grafico è stato fatto un ottimo passo avanti, grazie anche all’incremento del budget e al supporto di Netflix, che ha assicurato tutti quegli effetti speciali che prima erano mancati. La narrazione risulta essere più in linea con i libri, infatti questa stagione conclude la prima trilogia letteraria. Non mancano anche qui degli episodi che sono stati aggiunti un po' per dare più colore alla storia un po' per favorire il pubblico.


La terza stagione, raggruppa al suo interno il maggior numero di eventi, visto che in solo 20 episodi viene narrata la storia dell’intera seconda trilogia. All'inizio si percepisce una voglia di sviluppare in modo chiaro e completo la storia, frenata, però, dalla decisione a metà stagione di terminare la serie con gli episodi rimasti. Il lavoro sicuramente non è stato semplice e questa scelta, a nostro avviso, ha avuto alcune conseguenze nello sviluppo conclusivo della stagione. La trama generale e la fedeltà ai libri ne hanno ovviamente risentito, trasmettendo fretta nel concludere e lasciando aperto un vuoto che anche lo speciale conclusivo di un’ora e mezza non è riuscito a colmare.


Il voto che ci sentiamo di dare alla serie è purtroppo appena sufficiente. La fretta e la decisione di concludere la serie non hanno valorizzato a pieno il potenziale incredibile che aveva inizialmente. Non si può, però, non spendere due parole per gli attori, molto giovani e talentuosi, che sono riusciti ad interpretare al meglio i loro personaggi, soprattutto Dominc Sherwood (Jace), Matthew Daddario (Alec) e il magnifico Harry Shum Jr (Magnus Bane). L’unica attrice che non ci ha convinto è stata Katherine McNamara (Clary), principalmente nella prima stagione. Ci sentiamo comunque di consigliare questa serie perché amiamo il mondo creato da Cassandra Clare e, seppur non all'altezza delle aspettative, gli episodi ci hanno sempre regalato ottimi momenti di intrattenimento e fantasia.


Ricordate sempre, dura lex, sed lex!



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