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RECENSIONE STAR TREK: PICARD

a cura di Fabio

«To be alive is a responsibility, as well as a right.»

Buongiorno Books Buddies, oggi torniamo a parlare del mondo di Star Trek con la serie Picard, le cui prime due stagioni sono disponibili su Prime Video.


Per tutti i fan di The Next Generation, in questa serie ritroviamo un anziano ammiraglio Picard ormai in pensione, immerso fra le vigne della tenuta della sua famiglia nel sud della Francia. Ma per il nostro vecchio capitano i guai non sono finiti e toccherà di nuovo a lui salvare la galassia. Insieme a lui si formerà una nuova squadra composta dal mercenario spaziale Rios, una vecchia amica di nome Rafi, la nostra amata Sette di Nove (da star trek voyager), la dottoressa Jurati e il giovane Romulano Elnor.


Fra vecchie conoscenze (Rider, Deanna Troy, Guinan, Q) e antichi nemici come i borg, le due stagioni ci riportano alle atmosfere di Star Trek in modo nuovo. Forse troppo nuovo. In particolare la seconda stagione non è riuscita a convincerci. Sarà per la trama banale e la scarsa presenza di fantascienza, sarà perché Picard è ormai troppo vecchio per ricoprire il ruolo che gli viene assegnato, ma non siamo soddisfatti.


In generale la serie sembra forzata e un tentativo di riportare in auge un personaggio che abbiamo amato tutti. Molto diverso da quello che è stato fatto per Star Trek: Discovery, che racconta una storia inedita e piacevole.


Quindi, nonostante alcuni nuovi personaggi interessanti, la serie è ricca di incongruenze e scene al limite del ridicolo, per cui non riesce a rispettare gli standard del mondo di Star Trek. Forse in fin dei conti la nostalgia del passato non è stata sufficiente.

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