a cura di Silvia e Fabio
«Neebla Estas Portempa.L’impossibile è temporaneo»
Voto: 3.5
Benvenuti all’Antares Academy, Books Buddies! Il baluardo è il primo volume della saga Antares, gentilmente inviatoci dall’autore Massimiliano Vertuani.
14 Luglio 2035. Sulle sponde del Lago Michigan una normale gita di famiglia al parco acquatico si trasforma in una strage. All'improvviso dalle acque del lago emergono dei pericolosi alieni, i Dazbog, pronti ad invadere la Terra. L’attacco non è il solo, però, perché in altre sette zone del pianeta stanno accadendo invasioni simili. Grazie all'intervento delle forze Antares, difensori dello spazio, l’orda aliena viene fermata. La storia riprende sette anni dopo, con l’arrivo del giovane Axel Agon alla neonata accademia Antares terrestre sul lago di Lucerna in Svizzera. Qui, Axel diventerà un basco verde, un cadetto del primo anno, assegnato a uno specifico plotone. L’Accademia metterà a dura prova il coraggio e l’abilità del ragazzo, che potrà, però, contare su nuovi amici. Ma non saranno solo i corsi e gli esami a mettere alla prova Axel. L’Oscuro, un nemico misterioso e più grande, minaccia infatti l’intera Galassia, rischiando di mettere a repentaglio molte vite.
La storia è particolare e, seppur ricalchi, stereotipi del genere fantascientifico (evidente il riferimento alla simbologia di Star Trek per esempio), come invasioni aliene e accademie spaziali, riesce anche a introdurre elementi di novità. Non ci sono infatti le classiche astronavi, ma i viaggi fra i pianeti della Galassia avvengono attraverso gli hydroholes, varchi dimensionali apribili solo in acqua grazie al potere dei cristalli di Ker.
Il worldbuilding è ben fatto, i pianeti e le razze aliene che li abitano sono interessanti e ben rappresentati. La descrizione delle società aliene, con palazzi reali e pirati, eredita qualcosa dal genere fantasy e questo è sicuramente un punto a favore dell’autore.
Veniamo, però, alle note dolenti. I personaggi sono spesso un po’ piatti, soprattutto quelli secondari e non riescono a tenere il passo con la narrazione. Lo stesso Axel fa spesso scelte discutibili, è il classico eroe inconsapevole, a cui tutti affidano la propria salvezza. Anche altri personaggi più ricorrenti come il comandante Ka’zan o gli altri cadetti del quinto plotone non hanno il giusto approfondimento. Una menzione speciale va, però, al simpatico Thor, l’alieno yeti che affianca il protagonista in molte avventure. Il PoV spesso ballerino e confusionario, nonché la moltitudine di storie e personaggi, purtroppo non aiutano a valorizzarne la presenza.
Lo stesso vale per i dialoghi, spesso piatti e poco realistici. I rari momenti che abbiamo davvero apprezzato di più sono sicuramente quelli in cui si assiste a scherzosi e sagaci scambi di battute fra i giovani cadetti. Come consiglio all’autore diremmo forse di puntare proprio su questi e sulla naturalezza dei personaggi.
In generale si percepisce che lo stile dell’autore è ancora un po’ acerbo, ma nulla che un po’ di esercizio ed editing non possa migliorare. A Massimiliano Vertuani la fantasia non manca di certo e questa è già una grande qualità. Sebbene capiamo le difficoltà di un autore emergente e self, non ce la sentiamo di dare un punteggio altissimo al romanzo, ma speriamo che questo possa essere anche uno stimolo a migliorare ancora nei prossimi libri della serie.
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