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Books Buddies

RECENSIONE CHOICELESS

a cura di Fabio

«Voi continuerete a fare quello che avete sempre fatto. Non ci sarà mai una fine a tutto questo, al vostro perverso desiderio di eliminare quelle che per voi sono imperfezioni.»

Buongiorno Books Buddies, oggi facciamo un viaggio a Diverem con la recensione di “Choiceless”, primo libro di Dario Fedeli.


A Diverem ognuno ha il suo posto, ognuno sa dove stare. Dopo la fine della Guerra Spezzata, i sopravvissuti hanno istituito regole ben precise. A sedici anni tutti devono sottoporsi all’iniezione di un siero che sviluppa una particolare abilità fra cinque: telecinesi, super forza, super velocità, vista migliorata o udito migliorato. Il siero, però, reagisce in modo diverso in ciascuno e può uccidere chi non è abbastanza forte. La vita del giovane Kyle verrà completamente stravolta dopo l’iniezione, quando scoprirà di possedere più di un’abilità e subirà una perdita importante (no spoiler!). Inizia quindi il suo percorso all’Accademia, dove conoscerà nuovi amici, ma dovrà far attenzione a nascondere il suo segreto. Con i limiti imposti dalla rigida società in cui vive, Kyle dovrà cercare di trovare la sua strada a costo di perdere quelli a cui tiene.


Il romanzo d’esordio di Dario Fedeli è un buon prodotto con una trama interessante, personaggi ben caratterizzati e uno stile scorrevole. Non mancano certo i colpi di scena, alcuni dei quali molto ben piazzati.


Il worldbuilding è ben fatto, ma non molto originale. Ed è forse questa la pecca più grande di questo romanzo: l’originalità. Seppur alcune tematiche come le conseguenze del lutto e l’inno alla libertà siano molto interessanti, non bastano per distaccare il romanzo da altri titoli di successo dello stesso genere. Una città distrutta dalla guerra, un test ai ragazzi, varie fazioni a seconda delle abilità e un presidente crudele e ambizioso ci ricordano forse un po’ troppo Hunger Games e Divergent, così come alcune scene o luoghi che paiono un po’ troppo “ispirati”.


Detto ciò, è normale ispirarsi a cose viste o lette, l’importante e non farsi influenzare troppo. Confidiamo che nel prossimo capitolo della sua serie, Dario Fedeli riuscirà a superare anche questo piccolo difetto e non vediamo l’ora di proseguire nella lettura. Come consiglio, leggete emergenti!


A voi piacciono i distopici? Ne avete letto qualcuno di autori emergenti? Fatecelo sapere nei commenti!


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