a cura di Fabio
«Everything is theoretically impossible until it is done. »
Buongiorno Books Buddies, oggi vogliamo parlarvi di un film che ha suscitato molte discussioni ultimamente. Si tratta di Don't look up, ultimo successo (?) di Leonardo DiCaprio.
Kate Dibiasky (la nostra amata Jennifer Lawrence), dottoranda in astronomia scopre insieme al prof. Randall Mindy (DiCaprio) che una cometa enorme colpirà la Terra in sei mesi. Comincia quindi la corsa contro il tempo per avvisare le autorità del pericolo, ma non tutti sono disposti ad ascoltare, prima fra tutti la Presidente Janie Orlean (la fenomenale Meryl Streep). È così che nascono due fazioni opposte che vedono nella cometa un pericolo o al contrario una possibilità di arricchirsi. Riusciranno a salvare il pianeta o porteranno il genere umano all'estinzione?
Il film è un perfetto ritratto dei conflitti della società attuale. Una commedia satirica sottile che colpisce in pieno e che ci regala un temibile sguardo al futuro. Se dovesse mai succedere un disastro del genere, l'umanità sarebbe pronta per affrontarlo o si perderebbe dietro a propaganda politica, social network, movimenti di protesta e quant'altro? Forse la risposta è che il film è tristemente vicino alla realtà.
Il film non è per tutti, comunque. L'ironia che lo contraddistingue è difficile e può facilmente scaturire nel trash. Personalmente l'ho apprezzata fino ad un certo punto, soprattutto in alcuni momenti che sfioravano il ridicolo. Anche perché il film è parecchio lungo e in certi momenti il ritmo rallenta parecchio, forse troppo.
La trama si destreggia fra personaggi stereotipati e macchiette estremizzate. Abbiamo un'esasperata ed emarginata Jennifer Lawrence, una presidente Meryl Streep che ci ricorda un po' troppo il nostro Donald Trump o Peter Isherwell che fonde insieme i maggiori CEO del momento e a cui sarebbe meglio non lasciare in mano le sorti del pianeta.
Il tema stesso del film nasconde molto di più. La cometa non è altro che una metafora dei problemi che affliggono oggi la nostra società, dai cambiamenti climatici alla pandemia. Se risultiamo così ridicoli in un film di denuncia, dovremo forse iniziare a farci qualche domanda.
Anche se non lo ritengo un film da Oscar, mi sento di consigliarvi comunque la visione del film.
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