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Books Buddies

RECENSIONE FERRO

a cura di Federica

«Era tutta una rovina, ma evidentemente bisogna demolire prima della ricostruzione. Esiste un lieto fine, basta volerlo. Non importa come cadi, importa solo come ti rialzi: se non fai nulla ricorderanno solo la caduta, ma se recuperi alla grande la cosa che più ricorderanno di te è come ti sei rialzato.»

Ciao Books Buddies, oggi iinauguriamo una nuova rubrica #morebooksbuddies con la prima recensione della nostra amica Federica. Vi parla del film-documentario "Ferro" uscito su Amazon Prime che racconta la vita del famoso cantante italiano Tiziano Ferro.


California – Los Angeles. All’interno di una stanza spoglia si sta svolgendo una riunione di alcolisti anonimi: ognuno di loro si presenta e, con il sorriso sulle labbra e senza vergogna, ammette di essere un alcolista; tra quelle persone è presente anche Tiziano Ferro e sulle note di “Non me lo so spiegare” inizia il viaggio all’interno di questo intenso documentario. Vent’anni di carriera, 7 album e più di 15 milioni di dischi venduti; ora, arrivato a quarant’anni, Tiziano è pronto a guardarsi indietro e decide di raccontarsi partendo da uno dei momenti più bui della sua vita perché, come lui stesso ammette, questo errore e il percorso affrontato per superarlo sono diventati la “soluzione” che gli ha restituito la vita.


Più che come il classico documentario sulla vita di una celebrità di fama internazionale, questo film arriva allo spettatore come una chiacchierata fatta con un vecchio amico; un racconto a cuore aperto attraverso il quale l’artista ripercorre le tappe principali della propria vita personale ed artistica, mettendosi a nudo con una sincerità ed un’umiltà decisamente toccanti e fuori dal comune. Attraverso le sue parole Ferro racconta le pene che si nascondevano dietro la maschera di quel giovane ragazzo di talento e apparentemente sempre sorridente. Questi tormenti hanno lasciato in lui dei segni indelebili: dapprima cicatrici dolorose; poi, come lui stesso li definisce, i superpoteri grazie ai quali ha potuto percorrere il cammino che lo ha condotto alla felicità di oggi.


Il motivo per cui consiglio di guardare questo documentario (anche a coloro che non seguono in modo particolare questo cantante) non è perché presenta il mito del successo e della fama raggiunta da una persona su mille. No. Consiglio di guardarlo perché, al contrario, racconta una storia che può essere fatta propria da ognuno di noi: qualsiasi sia il motivo, tutti prima o poi ci troviamo a dover affrontare i nostri demoni e le nostre “sere nere”. Con grande spontaneità e delicatezza, Tiziano invita ad affrontarle, ad accettarle e ad usarle come punto di svolta e rinascita, senza avere paura di cadere, piangere o emozionarsi.

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