a cura di Silvia e Fabio
«Io sono il mostro e il mostro è me.»
Voto: 4.5
Buongiorno Books Buddies, bentornati nel grishaverse! Vi era mancata Ravka? A noi moltissimo! Ringraziamo innanzitutto Harem's Books e Mondadori per aver organizzato il review tour e averci fornito la copia del libro in anteprima! Quindi, bando alle ciance, si parla de “Il re delle cicatrici”, primo capitolo della duologia dedicata al nostro amato Nikolai, sempre frutto della magica penna di Leigh Bardugo.
Nikolai Lantsov, sovrano di Ravka, ha sempre avuto una propensione alle situazioni difficili. Questa volta si trova ad affrontare un qualcosa di impossibile, che nessuno potrebbe mai immaginare, sconfiggere l'oscurità dentro di sé. Oltre a questo Nikolai è impegnato anche nel trovare un modo per impedire ai nemici di Ravka di invadere il paese e mantenere il popolo al sicuro. Al suo fianco la fidata Zoya, generale Grisha, non si fermerà di fronte a nulla pur di aiutare il suo re.
Allo stesso tempo, nelle gelide terre del Nord, Nina sta combattendo una guerra personale contro coloro che vogliono spazzare via tutti i Grisha.
Avevamo letto pareri discordanti su questo nuovo romanzo della Bardugo, ma nel complesso a noi è piaciuto molto. Sarà che l’ambientazione e i personaggi ci sono ormai familiari, è stato quasi come tornare a casa per certi versi. Dopo la duologia di Sei di Corvi (che abbiamo amato!), è stato bello tornare a Ravka e, soprattutto, ritrovare Nikolai.
La struttura narrativa ha ereditato tutti i punti di forza di Sei di Corvi, con più punti di vista e diversi filoni narrativi. La prosa della Bardugo rimane splendida, evocativa, semplice e coinvolgente. La trama risulta più lineare della precedente duologia, ma complice le atmosfere familiari e il finale sconvolgente, riesce a farsi comunque apprezzare.
I confini del Grishaverse si espandono ancora una volta e, oltre a mostrarci Ravka dopo la guerra civile, rivelano nuovi luoghi affascinanti.
Parliamo ora del punto di forza della Bardugo: i personaggi.
Nikolai era già stato uno dei nostri personaggi preferiti della prima trilogia. Scaltro, intelligente, ambizioso e sfacciato, era rimasto un po’ in disparte nell’ultimo libro della serie, ma ora finalmente può riprendersi il ruolo che gli spetta. In questo nuovo libro lo troviamo cresciuto, segnato dalla maledizione dell’Oscuro, ma più maturo, seppur con più angosce.
«Yuri è un vero credente. Oppure il più grande attore che sia esistito, il che mi pare impossibile.[...] Perchè sono riuscito a sorridere per tutto il concerto di quel coro, per cui è evidente che io sono il più grande attore mai esistito.»
Al suo fianco ritroviamo una fedelissima Zoya, segnata anche lei dalla guerra e decisa più che mai a dare un futuro stabile al proprio paese.
Fra le lande ghiacciate di Fjerda, ritroviamo anche Nina. Addolorata dalla perdita di Matthias e colpita dagli effetti della parem sul suo potere, Nina si dimostra ancora una volta forte e decisa, anche se spesso avventata e testarda. Infine, abbiamo la new entry Isaak, giovane soldato con la passione per le lingue, con un destino diverso da quello che si aspettava.
Che cosa aggiungere? Non vediamo l’ora che sia Aprile per poter concludere questa duologia! Se avete amato gli altri romanzi della Bardugo, allora gettatevi a capofitto in questa nuova avventura. Se siete incuriositi, vi rimandiamo alle altre recensioni di Tenebre e Ossa e Sei di Corvi per scoprire questo mondo meraviglioso!
p.s. Ricordatevi anche che c’è la meravigliosa serie tv di Tenebre e Ossa su Netflix. Quasi quasi ce la riguardiamo anche noi!
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