a cura di Fabio
Voto: 3.5
Buongiorno Books Buddies, oggi torniamo a recensire un esordiente, che ormai in realtà è al suo terzo romanzo. Si tratta de "Il ribelle di Alender" di Vittoria Agostinelli, edito da Saga Ediizoni, che ringraziamo per la copia inviataci.
I regni di Alender e Artame, dopo anni di guerra, hanno raggiunto una parvenza di pace, anche se l’antica inimicizia è ben lontana dall'essere dimenticata. Markos, che nonostante le sue origini artamesi è il comandante delle truppe di Valliìn, capitale di Alender, è da tempo sulle tracce di un gruppo di ribelli che vogliono porre fine alla vita del re. Nel farlo si avvicinerà sempre di più al giovane capo dei ribelli, che ha giurato di vendicare l'assassinio dell'uomo che amava.
Mi spiace ammettere che non sono rimasto particolarmente colpito dal libro. Conosco bene Vittoria e avevo grandi aspettative da questo romanzo, ma sono rimasto un po' deluso.
La cosa che più mi ha fatto storcere il naso all'inizio è stato lo stile. Ampolloso, troppo ricco di descrizioni con eccessiva dovizia di particolari (spesso non troppo utili ai fini del racconto). In generale di show don't tell non c'è nemmeno l'ombra, soprattutto nel primo terzo del libro. Tutto ci viene raccontato e descritto senza lasciare che azioni e personaggi parlino per sé.
La storia ha delle ottime potenzialità, che non vengono espresse appieno. La trama è ben costruita, ma i colpi di scena abbastanza prevedibili e un ripetersi di situazioni ne inficiano la qualità. Tanti viaggi, tanti spostamenti dei personaggi (spesso a vuoto), con una storia che sembra procedere lentissima fino all'accelerata finale. Forse un centinaio di pagine di meno avrebbero aiutato.
Infine, i due protagonisti, Markos e Arven. Anche loro con grandi potenzialità, ma inespresse. Il lato psicologico viene esplorato poco soprattutto di Markos e il loro rapporto sembra svilupparsi più in modo carnale che sentimentale. Di romantico nella loro storia c'è poco e non sono riuscito ad appassionarmi abbastanza.
Detto ciò, il libro è un buon fantasy, sicuramente apprezzabile per gli amanti del genere. Io sono più orientato a stili contemporanei e fantasy di stampo meno classico, ma credo che molti potrebbero apprezzare questa storia.
Un in bocca al lupo grande a Vittoria per i futuri lavori!
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