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Books Buddies

RECENSIONE IN FUGA DA HOUDINI

a cura di Silvia

«Chi riesce a sognare senza limiti può raggiungere grandi altezze. Può essere liberato grazie alla magia della propria immaginazione.»

Voto: 3.5


Buongiorno Books Buddies, oggi torniamo con il terzo volume della saga di Karrie Maniscalco, ovvero “In Fuga da Houdini”, edito da OscarVault.


Audrey Rose ed il suo sempre presente compagno Thomas, si imbarcano sulla RMS Etruria, diretti in America. La loro settimana di navigazione prevede ogni sera un esibizione della giovane e sorprendente compagnia Circo al chiaro di luna. Ma questo viaggio si trasforma in un festival di orrori quando, una dopo l’altra, giovani donne vengono trovate morte. Audrey Rose viene catapultata in una nuova ricerca per capire chi è la mente che si nasconde dietro questi omicidi, riuscirà a risolvere il caso prima che la nave arrivi a destinazione?


Questo terzo romanzo, come ormai ci ha abituato l’autrice, entra subito nel vivo della storia. I due protagonisti, dopo aver abbandonato la Romania, decidono di attraversare l’Oceano Atlantico alla volta dell’America.


Ritroviamo i nostri due protagonisti: Audrey Rose una ragazza molto piena di energia, con una grande sete di verità che anche in questa occasione darà prova di essere pronta e tutto per risolvere il caso, compiendo alcune volte delle scelte molto discutibili. Thomas, il suo fedele compagno, anche se risulta essere meno presente e meno partecipativo alla ricerca del colpevole, riesce comunque a regalarci dei momenti in cui la sua capacità di intuizione risulta fondamentale.

Alla fine del precedente romanzo il loro rapporto aveva preso una strada totalmente diversa, la loro amicizia si è trasformata in un sentimento molto più forte. La loro relazione che fino a questo punto era stata un crescendo in questo caso subisce una battuta d’arresto possiamo dire a causa dell’atteggiamento abbastanza discutibile di Audrey Rose.


Il worldbuilding creato, anche in questo caso, dona alla storia la giusta atmosfera soprattutto grazie alla scelta di inserire ambientazioni circensi.


Mi tocca però ammettere che rispetto ai primi due volumi questo l’ho trovato molto più lento e poco coinvolgente. La ricerca della verità che negli altri due casi aveva reso la narrazione appassionante qui non mi ha assolutamente coinvolto. Come avevo già detto lo stile molto descrittivo dell’autrice non è nelle mie corde e in questo caso ha reso la storia molto più pesante.


Quindi devo dire che questo terzo volume mi ha un pò delusa, ovviamente andrò avanti con la storia per sapere come si concluderà e spero che il prossimo torni ad essere emozionante come i primi due.


Nota di merito di questo romanzo è stato il racconto finale “La Nascita del Principe Oscuro” nel quale vengono descritti gli ultimi momenti della vicenda dal punto di vista di Thomas. Questo racconto mi è davvero piaciuto perché, per la prima volta, entriamo nella mente del nostro Thomas e capiamo quali sono i suoi sentimenti e i suoi pensieri. Mi farebbe veramente piacere se l’ultimo romanzo comprendesse entrambi i punti di vista per avere una visione più completa della storia.


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