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Books Buddies

RECENSIONE L'IMPERO DEL VAMPIRO

a cura di Silvia e Fabio

«Finché bruciano, noi saremo fiamma. Finché sanguinano, noi saremo lame. Finché peccano, noi saremo santi. E siamo argento.»

Voto: 5++


Serenalba Books Buddies, eccoci tornati con una nuovissima recensione! E’ arrivato il momento di parlare di uno dei libri più attesi di questo 2021… eh sì, stiamo parlando proprio de L’Impero del Vampiro dello zio Jay Kristoff!


Sono passati 27 anni dall’ultima alba, in questo periodo i vampiri hanno mosso guerra all'umanità costruendo il loro impero a discapito di quello degli umani.

Gabriel De Léon, metà uomo metà vampiro, è l’ultimo dei Santi d’argento, un ordine dedito a difendere l’umanità dai vampiri, ed è l'unico che può salvare il mondo. Imprigionato dai vampiri che ha giurato di distruggere, è costretto a raccontare la sua storia.


Premessa? Kristoff è un fottuto genio!


La struttura del romanzo è divisa su tre archi temporali e, per la maggior parte, scritta come un racconto in prima persona del protagonista. Scelta sicuramente azzeccata che aiuta a rendere la narrazione ancora più scorrevole. Poi se ci aggiungiamo i sagaci commenti del vampiro in mezzo al racconto abbiamo una ricetta di successo!


Fin dall'annuncio di questo libro avevamo qualche remora per la scelta del tema. Parlando di vampiri, è facile cadere nel banale oppure in qualcosa qualcosa di, ma parliamo di Jay Kristoff e questo non è successo. Se vi siete fatti un’idea di questo libro… dimenticatela, è qualcosa di totalmente inaspettato!


Se avete paura che sia un mattone, vi assicuriamo che non lo è affatto. Le pagine scorrono rapide e si arriva quasi al punto di volerne ancora e ancora ( siamo un po' matti sì).


Il world building ispirato alla francia medievale è fenomenale, affascinante, gotico e tenebroso a sufficienza. Impossibile non citare la Chiesa, tema su cui l’autore ha voluto esprimersi in maniera molto diretta. Seppur con qualche cambiamento è chiaro che la religione citata nel romanzo sia ispirata al Cristianesimo e Kristoff, attraverso le parole di Gabriel, non risparmia critiche e frecciatine.


Il tema dei vampiri è affrontato in modo classico, ma con qualche novità. Quella più interessante è sicuramente la scelta di introdurre vari stirpi nobiliari, dotate di diversi poteri e obiettivi. Un po' di Game of Thrones? Sì, ma ci stava tutto!

«Meglio essere un bastardo che uno sciocco.»

I personaggi sono uno dei punti forti di questo romanzo: Gabriel il nostro protagonista è un bastardo, rude e sboccato, stufo della vita e senza un briciolo di fede. Durante la storia ne seguiamo la crescita e riusciamo ad apprezzare ancora di più la maturità. Chloe, Astrid, Dior, Bellamy, Manogrigia, Aaron e tanti altri sono caratterizzati alla perfezione. Ma vogliamo parlare dei dialoghi poi? Insuperabili, così come alcuni temi che vengono affrontati.


C'è chi dice (a ragione) che ci siano molti riferimenti ad altri romanzi, da The Witcher, a Got, a Dracula. Sì, vero, ma questa cosa non pesa affatto, perché la storia è originale e lo stile così unico da far sembrare tutto nuovo e fresco!


Se siete spaventati che sia troppo violento o volgare, possiamo assicurarvi che c'è di peggio. Anzi, rispetto a Nevernight, queste componenti ci sono risultate quasi secondarie (per fortuna).


Che dirvi ancora? Speriamo che lo zio Jay si sbrighi a scrivere il danno seguito senza farci aspettare troppo! Vi ispira? L'avete letto? Vi piace lo stile di Kristoff? Fatecelo sapere nei commenti!


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