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RECENSIONE LA VERITA' SUL CASO HARRY QUEBERT

a cura di Silvia e Fabio

«Prima del caso che avrebbe sconvolto gli Stati Uniti nell'estate del 2008, nessuno aveva sentito parlare di Aurora. È una cittadina in riva all'oceano, a un quarto d'ora dal confine con il Massachusetts.»

Bentrovati Books Buddies, oggi vi proponiamo una doppia recensione, stiamo parlando de “La Verità sul Caso Harry Quebert”, entrambi abbiamo letto il libro scritto da Joël Dicker e poi visto la serie tv prodotta da Sky e andata in onda in Italia nel 2019.


La vicenda ha inizio a New York nel 2008. Marcus Goldman, un giovane scrittore il cui suo primo libro ha riscosso molto successo, si trova alle prese con il classico “blocco dello scrittore”. Decide così di chiamare il suo amico e mentore Harry Quebert, uno dei più famosi scrittori degli Stati Uniti d’America che lo invita a casa sua in una piccola città del New Hampshire, per cercare di rilassarsi e staccare un pò dalla vita frenetica della Grande Mela.

La pausa dura poco, però, perché Marcus viene a conoscenza di un fatto rimasto segreto dal lontano 1975, proprio un anno prima della pubblicazione del famoso romanzo di Harry “Le origini del male”. lo scrittore infatti in quegli anni aveva iniziato una relazione segreta con la quindicenne Nola Kellergan, che scomparve alle fine dell’agosto dello stesso anno, senza mai più essere ritrovata.

Marcus sconvolto da questa rivelazione decide di tornare a New York e di non affrontare più l’argomento. Nel giugno del 2008, però, il cadavere della giovane Nola viene ritrovato insieme al manoscritto del romanzo di Harry, proprio nel giardino di quest’ultimo. Dopo questa scoperta Harry verrà accusato di omicidio e sarà proprio Marcus a decidere di voler scagionare il suo vecchio amico andando alla ricerca della verità. Questo suo viaggio lo porterà a conoscenza di fatti e situazioni veramente sconvolgenti.


In questa recensione andremo ad analizzare sia il romanzo che la serie tv.


Partendo dal romanzo la prima cosa degna di nota è sicuramente lo stile di scrittura dell’autore molto scorrevole, le pagine volano via complice anche la curiosità di voler scoprire quanto prima la verità. Questa è una delle caratteristiche che più apprezziamo in un thriller, quando è ben strutturato. La voglia di scoprire il colpevole rende tutta la narrazione più avvincente. Un altro aspetto che ci ha convinti è stato la scelta di non raccontare i fatti in ordine cronologico, la presenza di flashback regala alla narrazione il giusto livello di suspance.


Per quanto riguarda i personaggi, come non amare Marcus. Da apprezzare sicuramente ’amicizia che lo lega a Harry e lo porta a voler ricercare la verità, per provarne l’innocenza. L’aspetto che più ha convito di questo personaggio è stata la sua crescita, man mano che la verità viene a galla. Insieme a Marcus come non parlare del Detective Gahalowood, all’inizio un uomo tutto d’un pezzo focalizzato sulla risoluzione del caso a dispetto di tutto e tutti. Molto presto si renderà conto che questo mistero non è così semplice come si prospettava. Uno dei rapporti nati all'interno del romanzo che ha regalato momenti simpatici è stata proprio l’amicizia tra questi due personaggi.


Altri due personaggi molto importanti sono ovviamente Harry Quebert e Nola, il primo un uomo di mezza età che si trova immischiato in una situazione veramente strana, la seconda una ragazza molto giovane innamorata di un uomo molto più vecchio di lei ma che presenta disturbi psicologici molto più gravi e profondi.

In alcuni momenti durante la lettura risultano essere personaggi così controversi da arrivare quasi ad odiarli, per i loro comportamenti, per la loro vita, per il mondo che li circonda che alla fine non li accetta. Due figure sicuramente non semplici da capire e da descrivere.

Non li consideriamo i nostri personaggi preferiti anzi, alla fine della narrazione per alcuni versi si sono dimostrati i personaggi più odiosi forse anche perché vittime di un mondo ancora legato alle tradizioni e all'apparenza.


Questo romanzo anche con i suoi difetti, ha sicuramente portato a galla temi molto importanti che vengono compresi solamente alla fine della lettura, nel momento in cui si tirano le somme della vicenda.


Parlando della serie tv - più correttamente dovremmo dire miniserie visto che è composta da una sola stagione di 10 episodi - possiamo dire che è riuscita a rispecchiare in modo abbastanza fedele la storia. Ha riscosso un grande successo tra il pubblico, merito anche della presenza di Patrick Dempsey. La sua bravura era già nota ma in questa occasione è riuscito a rappresentare al meglio la controversia del personaggio.

Anche la scelta di Ben Schnetzer per interpretare Marcus ci è piaciuta, anche se non è un volto noto dello schermo è riuscito a rappresentare molto bene il personaggio, da ragazzo che si gode la vita a uomo che vuole capire cosa realmente sia successo.


La serie è riuscita nell'intento di creare suspance nello spettatore, al momento della visione conoscevamo già la storia ma è stato interessante vedere la resa sul piccolo schermo e soprattutto dare un volto a quei personaggi che prima avevamo solamente immaginato.


Non possiamo che consigliare la lettura del romanzo per chi ama i thriller, ma anche per coloro che vogliono leggere qualcosa di avvincente. Sicuramente è un’ottima lettura sotto l’ombrellone. Per coloro che preferiscono le serie possono godere della storia anche senza leggere il libro, senza rischiare di perdersi nulla, tutte le emozioni, dubbi e perplessità che nascono durante la lettura sono le stesse che nascono durante la visione della serie.


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