a cura di Silvia e Fabio
« Some people steal to stay alive, and some steal to feel alive.»
Ciao Books Buddies, eccoci con una nuovissima recensione per voi. Oggi parliamo della nota serie “Darker Shade of Magic” di V.E. Schwab, o meglio del primo libro, che in Italia è stato pubblicato con il nome di “Magic”.
Kell è un Antari, ovvero un mago di sangue, un principe, ma anche un viaggiatore. Il suo compito? Spostarsi fra mondi paralleli, o per meglio dire Londre parallele, per trasmettere i messaggi dei sovrani. Esistono, infatti, quattro Londra. Londra grigia, dove la magia è stata quasi dimenticata del tutto, governata da un re malato e retta un principe annoiato, quella più vicina alla nostra Londra per intenderci. Londra rossa, dove la magia è incanalata e utilizzata in modo giusto, governata da re Marcin, sua moglie e il loro figlio, Rhy, fratello adottivo di Kell. Londra bianca, dove la magia scorre libera e violenta e le persone vivono nella paura, governata dagli spietati gemelli Dane. Infine, Londra nera, dimenticata, smarrita, distrutta dalla magia. Un tempo e le porte fra questi mondi erano aperte, ma dopo la caduta di Londra nera vennero sigillate, lasciando solo agli antari la possibilità di viaggiare fra i diversi mondi. Kell e Holland sono gli ultimi della loro specie, gli ultimi collegamenti fra i mondi, o forse no?
Lila è una ladra, un’assassina. Vive a Londra grigia, fra un furto e l’altro, sognando un giorno di poter salpare via su una nave, come un vero pirata. Il destino la farà scontrare con Kell e le farà vivere l’avventura che aspetta da tutta la vita.
Si tratta di un fantasy molto particolare. L’ambientazione con le quattro diverse Londra all'inizio crea un pò di confusione, ma man mano è proprio questa particolarità a rendere la narrazione più interessante. La prima metà del libro risulta più lenta rispetto alla seconda parte proprio a causa della descrizione di questo mondo così particolare.
Un punto a favore del romanzo è sicuramente la struttura magica. La magia non viene vista come un qualcosa a servizio dell’uomo, anzi è l’uomo che deve chiedere il permesso per usare la magia, primi su tutti Kell e Holland. La magia, soprattutto quella di sangue, ha un prezzo e bisogna essere disposti a pagarlo.
I personaggi, in particolare i protagonisti, sono il vero punto forte della storia. In un primo romanzo di una trilogia, in cui molto tempo è necessariamente dedicato a raccontare i diversi mondi in cui si muovono i personaggi, Lila e Kell spiccano con maestria. I loro dialoghi sagaci, gli incontri/scontri a volte casuali, a volte no, le loro personalità opposte, ma chiare e forti, sono fantastiche da leggere.
Avendo letto e recensito anche “Nocturna” di Maya Motayne poco tempo fa, dopo aver concluso la lettura di “Magic” non possiamo che essere scioccati. “Nocturna” non ci aveva convinto già a suo tempo, ma scoprire che è praticamente una brutta (molto brutta) copia del romanzo della Schwab ci ha lasciato senza parole. Ispirarsi è lecito e normale, copiare no. Questo non può ovviamente che andare a favore di “Magic” che ha sicuramente lasciato il segno.
Noi non vediamo l’ora di leggere il seguito. Voi che aspettate a recuperare questa saga?
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