a cura di Fabio
Buongiornooo Books Buddies, oggi parliamo del nuovissimo sequel di Maze Runner, "Il veliero del labirinto" di James Dashner.
Settant'anni dopo la sconfitta della CATTIVO e la fuga dei ragazzi immuni sull'isola, il mondo è cambiato. Quando una misteriosa nave raggiunge le sponde dell'isola, un gruppo di isolani decide di avventurarsi di nuovo nel continente per portare una nuova cura. Le cose, però, sono diverse. Il mondo è diviso fra la Nazione Superstite e la Trinità, ma la pace è solo apparente e il virus è più pericoloso che mai.
Premessa: ho amato Maze Runner, ho divorato la trilogia originale e adorato i due prequel. Qui, però, non ci siamo proprio. Sembra quasi scritto da un altro autore.
C'era bisogno di continuare questa storia? Probabilmente no.
Ero in hype per leggerlo? Decisamente.
Sono deluso? Molto.
Partiamo dalla trama. Arriva una sconosciuta dal continente da cui a fatica i tuoi nonni sono scappati e tu che fai? Ovviamente la segui senza fare storie. Poi, in generale, la trama è piatta, confusa e non parte mai. Del meraviglioso mistero degli altri libri qui non troviamo nulla.
I personaggi sono piattissimi e tanti. Troppi. Così come sono troppi i punti di vista. Si passa da uno all'altro in continuazione. Appena hai iniziato a seguire una vicenda si passa direttamente all'altra.
Il world building è inesistente. Va bene le vitta distrutte e le rovine, ma il resto è confuso e basta. Nomi su nomi. Le due "nazioni" sopravvissute non vengono mai spiegate, ma buttate in faccia al lettore.
Ho amato lo stile di Dashner negli altri libri e anche nella serie di Virtnet Runner, ma qui proprio non ci siamo. Forse è uno di quei casi in cui il sequel si poteva benissimo evitare. Inoltre si tratta di una nuova trilogia...a questo punto posso solo sperare che migliori nei prossimi libri.
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