a cura di Silvia e Fabio
«Mai tirarsi indietro. Mai avere paura. E mai dimenticare.»
Ciao Books Buddies, oggi vi parliamo di una saga che ha riscontrato una grande successo, non solo tra il pubblico internazionale, ma anche quello italiano. Si tratta della saga di Nevernight - gli accadimenti di Illuminotte di Jay Kristoff. Si compone di tre libri: Nevernight. Mai Dimenticare (in inglese Nevernight), I Grandi Giochi (in inglese Godsgrave) e Alba Oscura (in inglese Darkdown).
Il mondo in cui si svolgono le vicende è il risultato di un abilissimo intreccio tra l’epoca repubblicana romana e il medioevo tipico dei fantasy più classici. Un mondo illuminato perennemente da tre Soli, ad eccezione del Vero Buio, l’unica notte senza luce che capita ad intervalli di anni e che viene festeggiata con grandi eventi.
La protagonista è Mia Corvere, discendente di una famiglia benestante della città di ponti e ossa, Godsgrave. Da piccola assiste all’omicidio del padre che era stato accusato di tradimento e al successivo rapimento di sua madre e suo fratello. Questo episodio segnerà inevitabilmente Mia e la porterà a compiere una decisione che cambierà totalmente la sua vita: vendicare la sua famiglia.
Dopo essere aver conosciuto Mercurio, il suo primo maestro ed essere stata addestrata da lui, Mia decide di intraprendere un viaggio verso la Chiesa Rossa, sede del culto di Niah, la dea della Notte. Qui viene addestrata per diventare una dei migliori assassini del Continente, insieme al giovane e affascinante Tric e la misteriosa Ash. In questa avventura Mia sarà accompagnata anche dal suo fedele amico Messer Cortese, un gatto fatto di ombra che vive con lei da quanto è rimasta sola. Mia, non è, però, un’assassina come le altre, ma possiede un potere oscuro e misterioso, nascosto nell’ombra che la segue sempre.
Il primo libro ci è piaciuto davvero molto, in particolare per il percorso di formazione nella Chiesa Rossa della protagonista. A tratti sembra di tornare fra i banchi di Hogwarts, o meglio in una sua versione più scura e bizzarra, e forse è stato anche questo a farci apprezzare di più la storia.
Il secondo volume, I Grandi Giochi, è quello che, a nostro parere, è risultato il più statico, sebbene non manchi l’azione. La gran parte della storia si svolge in grandi arene. I riferimenti al mondo romano si fanno tanti, forse troppi per chi non ama particolarmente quell’atmosfera e quel periodo storico. I combattimenti nell’arena non sono altro che una trasposizione delle storie dei gladiatori che combattevano per la libertà.
Il terzo libro, essendo anche il volume conclusivo, è quello che riuscito a tenerci maggiormente con il fiato sospeso. Finalmente tutte le domande e i dubbi che erano sorti durante la lettura trovano una loro spiegazione, ogni pezzo va al proprio posto. Tutti i personaggi, partendo dalla stessa Mia, si trovano ad affrontare verità e paure. Il finale può essere descritto con una sola parola: sorprendente.
Jay Kristoff ha sicuramente il merito di aver saputo raccontare un mondo fatto di assassini con ironia e originalità, riuscendo a trasformare una categoria che nell’immaginario comune è fatta di criminali nei protagonisti della storia. Va da sé che i personaggi di Kristoff non sono visti figure senza macchia e senza paura, ma anzi compiono scelte sbagliate, si arrabbiano, discutono e uccidono. Questo li rende senza dubbio più reali.
Il personaggio di Mia è difficile da inquadrare e a tratti è possibile definirlo quasi come quello di anti-eroina. Per Mia la paura non è qualcosa che la frena, che non le permette di andare avanti, ma è proprio quella che la sprona a non mollare mai per raggiungere il suo unico obiettivo. In un mondo dove i soli splendono più caldi, anche le ombre si fanno più forti e proprio da questo trae forza e originalità l’intera saga.
I tanti personaggi che affiancano la ragazza nel corso della storia sono realistici e vivi, ciascuno dotato di personalità peculiari e tratti distintivi. Niente sembra lasciato al caso, dai luoghi ai loro abitanti.
In un mondo di assassini, a dispetto delle aspettative c’è però anche spazio per l’amore, passionale e carnale, a tratti morboso, che riesce anche a regalare emozioni inaspettate. Se vi aspettate una romantica storia d’amore con finale strappalacrime, state sicuri che non è questo il caso, ma forse è giusto così in fin dei conti.
Infine, è impossibile non spendere due parole sulle note a piè pagina che caratterizzano l’intera saga. Qui l’autore si sbizzarrisce in colorite descrizioni, dettagliati e enciclopedici excursus che ampliano e approfondiscono il mondo in cui si svolgono le vicende, ma, soprattutto, sarcastici commenti, spesso riferiti ai suoi stessi personaggi, che fanno inevitabilmente spuntare un sorriso al lettore e che regalano pause simpatiche alla narrazione.
A questo punto non possiamo che consigliare questa saga, per tutti gli amanti del fantasy ma anche per colore che vogliono leggere una storia diversa dal solito, dove i buoni non sempre sono quelli che agiscono nel modo giusto. Sono umani, sono quelli che sbagliano e che hanno sempre un pugnale a portata di mano pronti ad uccidere.
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