a cura di Fabio
«Tre chiavi, ognuna una porta aprirà che il valor dei viandanti provare potrà. Chi le ardue prove supera saprà giunto alla fine il premio avrà.»
Voto: 4.5
Buongiorno Books Buddies, benvenuti nel futuro (o forse nel passato?). Oggi vi presentiamo la recensione del famosissimo “Ready Player One” di Ernest Cline, nella nuovissima edizione targata Oscar Vault.
Wade Watts - sì, esatto proprio come i nomi delle identità segrete dei supereroi - vive nelle cataste, uno dei quartieri discarica cresciuti ai margini delle grandi metropoli. Nel 2045 il mondo è nel caos, in preda a sovrappopolazione, disoccupazione e povertà, ma esiste una realtà dove è possibile evadere: Oasis. Oasis è l’universo virtuale in cui tutti trovano rifugio e passano la gran parte del tempo, soprattutto dopo il 2040 alla morte del s
uo creatore James Halliday. Wade, o meglio Parzival (il suo avatar) è, infatti, un gunter - da egg hunter - alla ricerca dell’easter egg nascosto nel gioco da Halliday e che darà al vincitore il controllo completo su Oasis. A mettere i bastoni tra le ruote a Wade e gli altri gunter ci sarà la IOI, la multinazionale guidata dallo spietato Nolan Sorrento, che cercherà di prendere il controllo del mondo virtuale.
Avevo conosciuto questa storia anni fa con lo stupendo adattamento cinematografico di Steven Spielberg e ho colto l’occasione dell’uscita del sequel per recuperarne la lettura. Ne sono rimasto entusiasta! Cline riesce a trasportarti in un meraviglioso mondo, in cui la nostalgia degli anni Ottanta la fa da padrone. Sebbene non conoscessi alcuni riferimenti di film o videogiochi ho apprezzato moltissimo la storia.
Partiamo da un fatto importante: il libro è molto diverso dal film, o meglio, le sfide che Wade si trova ad affrontare lo sono. Devo dire che ho amato entrambe, sia quelle del libro che quelle del grande schermo e trovo che l’adattamento non abbia affatto snaturato l’essenza del libro di Cline.
Veniamo ai personaggi. Wade è un orfano, insicuro, timido e super nerd, che è riuscito a trovare il suo posto nel mondo solo su Oasis. La sua crescita nel romanzo è straordinaria, così come le sue intuizioni. Altrettanto posso dire per Artemis ed Aech, compagni d’avventura di Wade. Mi è piaciuto molto anche il personaggio di Sorrento, un cattivo esemplare.
Come già detto, il worldbuilding è straordinario. L’autore è riuscito a racchiudere un intero universo fra le pagine di questo libro e viene quasi voglia di entrare dentro Oasis mentre lo si legge! Stupenda anche la trasposizione sul grande schermo, così come gli effetti speciali.
Se amate la fantascienza e, soprattutto gli anni 80, non potete farvi sfuggire questo libro! Se l’avete letto o avete visto il film fatecelo sapere nei commenti! A presto per la recensione di “Ready Player Two!”
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