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Books Buddies

RECENSIONE READY PLAYER TWO

a cura di Fabio

«Eravamo giunti all’ultimo, inevitabile passo dell’evoluzione di videogiochi e realtà virtuale. La simulazione era finalmente diventata indistinguibile dalla realtà.»


Voto: 3.5


Buongiorno Books Buddies, continuiamo a parlare di Oasis con il nuovissimo sequel “Ready Player Two”, sempre scritto da Ernest Cline.


Sono passati ormai tre anni dalla caccia all’easter egg. Dopo la scoperta del prototipo di una nuova tecnologia immersiva realizzato da Halliday, l’ONI, il mondo è sempre più connesso ad Oasis, in un modo prima di allora inimmaginabile. Gli Altissimi Cinque, ormai in quattro, gestiscono la GSS insieme, ma il loro rapporto è incrinato. In particolare, Wade e Samantha la vedono diversamente sull’ONI e sulla situazione mondiale, arrivando quasi al punto di odiarsi. La situazione cambia quando Wade scopre un nuovo indizio nascosto in Oasis, una nuova ricerca di sette schegge in grado di risvegliare la sirena, ovvero Leucosia, l’avatar di Kira. Per non farsi mancare nulla, un nuovo temibile nemico minaccia di in pericolo la vita di miliardi di persone.


Questo secondo capitolo è all’altezza del precedente? Decisamente no.... per riassumere, prendiamo un bel po’ di citazioni nerd anni ‘80, ripeschiamo la fortunata gara di Halliday, aggiungiamo un Wade stupido e testardo e otteniamo una copia sbiadita di Ready Player One.


Che cosa manca a questo libro? La freschezza e la complessità del primo libro. Qui le missioni delle schegge si susseguono una dietro l’altra, infarcite di citazioni fino alla nausea. Del brillante e coraggioso Wade non rimane quasi nulla e il nostro protagonista passa il tempo trascinato da una parte all’altra da altri personaggi che risolvono gli indizi al posto suo. Se da un lato ho apprezzato che non fosse infallibile e onnisciente, dall’altro ho trovato un po’ forzato che per ogni missione ci fosse un membro del gruppo pronto a risolverla.


Come ho letto anche in altre recensioni, Oasis è diventato un luogo deserto e arido, pieno solo di PNG senz’anima. Della realtà piena di vita del primo libro non rimane quasi nulla, purtroppo. I pochi personaggi introdotti, come L'hengrin, compaiono a margine della storia, quasi come un contorno.


L’inizio del libro è lento e racconta perlopiù quello che è successo nei tre anni passati. Dopo questa fase iniziale, però, la storia prende un ritmo più spedito e una piega interessante per poi appiattirsi di nuovo. Il finale, invece, per quanto un po’ affrettato mi è piaciuto molto.


In attesa che Spielberg porti anche questa storia sul grande schermo, vi consiglio comunque di leggere il libro per concludere la storia di Wade. Se l’avete letto, fatecelo sapere nei commenti! Vi piacerebbe immergervi in un mondo virtuale?


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