a cura di Fabio
Buongiorno Booksbuddies, oggi spenderò poche parole per questa recensione perché sono estremamente deluso.
Parliamo di The Atlas Paradox, seguito dell’acclamato The Atlas Six di Olivie Blake.
Avevamo lasciato i cinque di sei candidati alla società alessandrina alla fine del loro primo anno, reduci dalla sparizione di Libby. E così li ritroviamo, pronti a cominciare il loro secondo anno di ricerca nell'archivio.
Poche parole. Mi capita di rado di interrompere un libro, ma con questo non ce l'ho fatta proprio. Dopo 150 pagine l'ho abbandonato con profondo sconforto.
Già il primo romanzo non aveva una trama entusiasmante, ma almeno aveva una buona caratterizzazione e il multi pov gestito bene. Questo secondo capitolo invece procede a stento, con i personaggi che si sovrappongono perdendo tutte le loro peculiarità. La trama è inesistente e le pagine si trascinano con noiosi e ingarbugliata flussi di coscienza.
Lo stile è pesante, confuso e difficile da leggere. La lettura è continuamente interrotta da parentesi, incisi e spezzoni che annullano completamente il ritmo della storia.
Fatemi sapere nei commenti che cosa ne pensate.
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