a cura di Fabio
«Tutto è come dovrebbe essere.»
Voto: 4.5
Ciao Books Buddies, in questa fredda giornata invernale vogliamo portarvi in un luogo ancora più freddo, una prigione. Oggi recensiamo “The Loop” di Ben Oliver, pubblicato in Italia da Rizzoli.
Per Luka Kane ogni giorno è identico all’altro, ogni giorno la stessa routine che si ripete ancora e ancora. Da quando è stato accusato e imprigionato nel Loop la sua vita è cambiata completamente. Sono passati 736 giorni dal suo arrivo nella prigione e l’unico contatto con altre persone è l’incontro giornaliero con la guardiana Wren, l’unica che sembra mostrare un briciolo di compassione e umanità per il suo destino. La prigione è gestita, infatti, da Happy, l’intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita dentro e fuori dalla prigione. Anche all’interno delle mura del Loop cominciano, però, a circolare delle voci di una guerra, una rivolta, una speranza per Luka di cambiare il proprio destino. E quando la pioggia che quotidianamente è programmata per mezzanotte smette di cadere, Luka capisce che qualcosa fuori dal Loop sta cambiando.
La società descritta da Ben Oliver è divisa fra Alt, i ricchi geneticamente perfetti, che ricorrono alla tecnologia degli impianti per migliorare la propria vita e i regolari, come Luka, i più poveri che vivono stipati nei Verticali, enormi grattacieli sovrappopolati.
All’inizio della lettura il Loop può sembrarci meno spaventoso di quanto avessimo immaginato. I detenuti sono nutriti, curati e hanno diritto a un’ora d’aria al giorno nel piccolo spicchio di cortile destinato a ciascuno. La cosa peggiore sembra essere il prelievo di energia notturno, che lascia i ragazzi senza forze, ma poi scopriamo che ogni tre mesi ai detenuti viene proposto un Rinvio, una proroga alla loro pena di morte, in cambio di esperimenti medici cruenti.
Ammetto che la prima parte del romanzo mi ha ricordato ”Maze Runner”, forse per il protagonista, forse per la prigionia forzata e il mistero di cosa stia realmente accadendo fuori dalle mura del Loop, ma poi la storia ha preso una piega diversa e molto interessante. i capitoli scorrono veloci, ricchi di azione e colpi di scena. Il punto di vista in prima persona, poi, ci trascina direttamente fra i pensieri di Luka, facendoci immergere nella storia.
In un periodo come quello che stiamo vivendo, con la pandemia che ci costringe a chiuderci in casa e ridurre le interazioni personali, “The Loop” colpisce ancora più forte e riusciamo a comprendere molto bene cosa significhi essere privati della propria libertà.
Da amante del genere distopico, posso dire di aver apprezzato molto il libro. La storia è originale e ben strutturata, soprattutto nella parte finale che lascia molta curiosità. Adesso non resta che aspettare il prossimo Aprile per scoprire cosa succederà a Luka!
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