a cura di Fabio
«Mise la mano in quella di lui. Se fosse morta per quella decisione, almeno sarebbe stata una morte che aveva scelto lei.»
Bentornati Books Buddies, oggi vi parlo di un romanzo uscito da poco e di cui mi sono innamorato a prima vista. Si tratta di The Ones - la profezia dei Prescelti, ultimo romanzo di Veronica Roth, già nota per la saga di Divergent.
Sono passati dieci anni dalla sconfitta dell’Oscuro, la malvagia entità che ha devastato il mondo con la magia. La città di Chicago fatica ancora a riprendersi dai tremendi attacchi - i Gorghi - e dalla scia di vittime che ha causato. Anche i cinque prescelti dalla profezia che hanno vinto la battaglia contro l’Oscuro convivono con i traumi del passato. Sloane, dal cui punto di vista seguiamo la storia, Albie, il suo migliore amico, Matt, il ragazzo d’oro, leader del gruppo, Ines, alternativa e schietta, e infine Esther, amante della moda e della vita mondana. Ciascuno ha il suo modo di affrontare il passato, ma nessuno ne è completamente libero. La morte di uno dei membri del gruppo in occasione dell’inaugurazione del monumento in ricordo della vittoria non fa che peggiorare la situazione. Toccherà a Sloane fare pace con il proprio passato e affrontare la nuova minaccia che l’Oscuro ha in serbo per loro.
Premetto che ho amato lo stile di scrittura della Roth fin dalla saga di Divergent e poi ancora con la duologia di Carve the Mark. Qualsiasi storia racconti riesce a trascinare il lettore nella narrazione, senza fronzoli e orpelli inutili, dritta al cuore. Ancora più particolare del solito è la presenza di articoli di giornale, estratti di libri e interviste, che arricchiscono il racconto degli eventi del passato, alternandosi ai normali capitoli .
The Ones è un romanzo diverso dai precedenti a cui ci ha abituato la scrittrice. Non si tratta più di uno young adult, infatti abbiamo a che fare con dei protagonisti trentenni. è un distopico, ma particolare, a tratti intrecciato con un fantasy ma dalle sfumature originali. C’è la magia sì, ma il modo in cui è utilizzata è molto particolare. l'energia può essere utilizzata solo tramite oggetti particolari o “sifoni”, accessori indossabili che attraverso il “respiro magico”, una specie di fischio cantato, rendono possibile utilizzarla.
Quello che colpisce di più in questo romanzo sono sicuramente i personaggi e la loro storia. Da lettori seguiamo la storia dal punto di vista di Sloane (a tal proposito forse la prima persona sarebbe stato ancora più efficace), con tutti i fantasmi del suo passato a tormentarla. Il romanzo è particolare fin dal suo inizio, poiché comincia con un nemico già sconfitto. E’ proprio la gestione del lutto e dello stress post traumatico dei protagonisti a rendere interessante la storia. La prima parte risulta quindi più lenta, ma magnetica da leggere. Le due parti successive introducono novità inaspettate e molta azione, regalando al lettore una corsa fino al finale.
Il mondo descritto dalla Roth è simile al nostro, eppure profondamente diverso, descritto in maniera magistrale. La scrittrice riesce sempre a dare il contesto necessario, senza dilungarsi troppo.
L’unica pecca, a mio giudizio, è il finale che, nonostante le rivelazioni a sorpresa, non riesce a dare tutte le spiegazioni necessarie. Conoscendo lo stile dell’autrice, immagino che la scelta sia voluta e che nel prossimo volume conclusivo riuscirà a tirare le fila della storia in maniera magistrale, come ci ha abituati. Consiglio la lettura a chiunque abbia amato la saga di Divergent e il genere distopico in generale, non verrete delusi!
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